«Non faremo morire di fame Gaza, gli aiuti devono arrivare presto».

Lo ha detto prima della riunione del gabinetto politico di sicurezza, il capo di stato maggiore Eyal Zamir, avvertendo il premier Benyamin Netanyahu e i ministri del ritardo nell'arrivo degli aiuti umanitari nella Striscia, come riferisce il notiziario della tv pubblica Kan.

Finora i ministri sono stati fermi nel rifiuto di far passare qualsiasi aiuto verso la Striscia.

Il gabinetto politico di sicurezza ha poi deciso che Israele risponderà all'attacco degli Houthi all'aeroporto Ben Gurion. 

Nella breve discussione telefonica che ha avuto luogo dopo l'attacco con missile balistico, a cui hanno partecipato il primo ministro Benyamin Netanyahu, i ministri della Difesa Israel Katz, delle Finanze Bezalel Smotrich, degli Esteri Gideon Sa'ar, della Sicurezza Itamar Ben-Gvir e alti funzionari della difesa, si è deciso di rispondere e di non tirarsi indietro. Qualsiasi risposta militare sarà in coordinamento con gli Stati Uniti.

(Unioneonline)

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