Scontri, feriti e arresti a Hong Kong nel corso dell'ennesima giornata di protesta degli attivisti che chiedono al governo più democrazia e meno dipendenza dalla Cina.

Migliaia di persone sono scese in strada in diverse zone della metropoli, al grido "No ai totalitarismi", e in particolare a Causeway Bay, il distretto dello shopping, dove diversi negozi e grandi magazzini sono stati costretti a chiudere in anticipo.

Tafferugli si sono verificati anche in Harcourt Road, dove gli agenti hanno sparato i lacrimogeni per disperdere la folla.

Utilizzati anche cannoni ad acqua e cannoni spara-vernice, per imbrattare di blu gli abiti dei manifestanti, facilitando il loro riconoscimento.

Hong Kong, guerriglia per la democrazia
Barricate nella zona dello shopping
Tra le richieste degli attivisti: meno dipendenza dalla Cina
Le cariche della polizia
Gli scontri
I lacrimogeni
Utilizzati anche cannoni ad acqua e cannoni spara vernice per colorare e riconoscere i manifestanti
La "battaglia" per le strade
Molti manifestanti hanno sfilato con un ombrello, simbolo della protesta anti-cinese
(Foto Ansa)

Tensione anche alla stazione della metropolitana di Wan Chai, dove centinaia di contestatori vestiti di nero, con indosso maschere e caschi, hanno eretto barricate con cestini dell'immondizia e canne di bambù.

La mobilitazione, avvisano i portavoce degli attivisti, proseguirà senza sosta anche in vista delle celebrazioni per il 70esimo anniversario della Repubblica popolare cinese.

(Unioneonline/l.f.)
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