Germania al voto: Merz (Cdu) studia da cancelliere, si teme il boom dell’ultradestra
Cortei contro Afd in tutto il Paese, dopo le 18 i primi exit poll. Alle 14 l’affluenza è stata del 52%(Ansa)
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La sfida finale fra Olaf Scholz e Friedrich Merz si consuma a distanza, fra Potsdam e Monaco di Baviera, l'una all'est e l'altra all'ovest del Paese. La Germania si presenta al voto sempre più divisa, con l'ultradestra di Alice Weidel che spopola su TikTok, come negli ex Laender della Ddr.
Scholz, il cancelliere socialdemocratico che i sondaggi danno alla fine della sua carriera politica, mostra di non mollare e punterebbe ancora sulla vittoria. Mentre il leader della Cdu Merz, a un passo dalla cancelleria, ha assicurato: «Restituirò alla Germania una voce forte in Europa».
Un governo solido e stabile a Berlino è quello che ci vorrebbe, nella lettura di molti osservatori, soprattutto mentre da oltreoceano Donald Trump spiazza gli europei e Volodymyr Zelensky, che campeggia sull'ultima copertina di Spiegel col titolo "tradito". Anche all'interno della Repubblica c'è la richiesta di una politica più incisiva, nello scenario reso ancor più cupo dal susseguirsi degli attentati: l'ultimo venerdì sera, di matrice antisemita, è stato commesso nel cuore della capitale, fra le rinomate steli del memoriale della Shoah, da un diciannovenne siriano che avrebbe voluto "uccidere degli ebrei". Attacchi che possono favorire l'ultradestra.
«Io non credo nei miracoli ma nella vittoria», ha affermato Scholz che conta sugli indecisi, un quinto dei 59 milioni aventi diritto al voto, che non sono una quota da poco. «Sono convinto che anche questa volta molti decideranno alle urne», ha detto. In tanti sceglieranno l'Spd e «noi risulteremo abbastanza forti, cosicché io possa continuare a guidare il Paese». Scholz ha contraddetto Trump in più occasioni, sulla pace in Ucraina, come sulle pretese nei confronti della Groenlandia e del Canada, e ha assicurato anche oggi "posizioni ferme".
Merz (Cdu) ha incalzato: «Come cancelliere federale sarò di nuovo parte attiva nella definizione della politica europea, la Germania avrà una voce forte nell'Ue e rispetterò i nostri interessi in Europa con l'Europa. Dobbiamo stare al tavolo principale, dobbiamo affermare i nostri interessi nei confronti della Russia, della Cina e se necessario anche degli Usa».
Sull'effettiva forza politica del futuro cancelliere democristiano, un dubbio lo proiettano fin d'ora i sondaggi: la crescita dei piccoli partiti mette a rischio la Grosse Koalition di Cdu e Spd, vera chance di un governo stabile, secondo alcuni analisti. Un governo a tre porterebbe il Paese nel caos, come accaduto con l'esecutivo rosso-giallo-verde, crollato dopo la cacciata del leader liberale Christian Lindner.
Stando all'ultimo sondaggio Insa, pubblicato dalla Bild, l'Unione dei conservatori sarebbe al 29,5%, seguita dall'ultradestra Afd al 21%, l'Spd è in stallo al 15%. I Verdi hanno il 12,5%. La Linke sarebbe al 7,5 e il Bsw di Sahra Wagenknecht viene dato al 5%, i liberali col 4,5% rischiano l'ingresso al Bundestag (la soglia di sbarramento è al 5%).
Il clima è acceso, come si vede nelle strade di diverse città del Paese, dove si manifesta da giorni contro l'estrema destra. Anche alla vigilia di queste elezioni anticipate. «L'antisemitismo è la vergogna di questo Paese», ha tuonato il verde Robert Habeck, che pure si candida a cancelliere. «E deve essere combattuto con tutti i mezzi. Questo vuol dire qualsiasi forma di antisemitismo. Non devono esseri zone d'ombra».
Si vota dalle 8 alle 18, subito dopo i primi exit poll, poi lo scrutinio e l’assegnazione dei seggi. Per formare il governo, a seconda dei risultati, potrebbero volerci anche mesi. Dipende dai risultati e dalla facilità con cui i partiti riusciranno a coalizzarsi.
Alle 14 l'affluenza alle urne è stata del 52%, e dunque in netta crescita rispetto al 36,5% del 2021. In quell'occasione, causa pandemia, si registrò però un record di voti effettuati per posta. L'affluenza complessiva alle scorse elezioni è stata del 76,4%.
(Unioneonline)