G7, no agli aumenti delle tasse per le big tech Usa. Giorgetti: «Onorevole compromesso»
Vittoria di Trump: accordo per evitare che le più grande aziende a stelle e strisce paghino più imposte all'estero.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Vittoria per Donald Trump e le big tech Usa.
Le sette maggiori economie al mondo – compresa l’Italia - hanno raggiunto un accordo per evitare che le più grande aziende a stelle e strisce paghino più tasse all'estero.
Una mossa accolta con favore da Washington ed altri Paesi ma che potrebbe radicalmente modificare l'accordo sulla tassa minima globale del 2021.
L'intesa raggiunta al G7 "faciliterà ulteriori progressi nella stabilizzazione del sistema fiscale internazionale", incluso un "dialogo costruttivo" sulla salvaguardia della "sovranità fiscale di tutti i Paesi", si sottolinea in una nota della presidenza di turno canadase. Ora l'accordo sarà discusso nelle prossime settimane all'Ocse, l'organizzazione internazionale che quattro anni fa raggiunse lo storico accordo sulla “global minimum tax” per porre fine alle pratiche di elusione fiscale delle multinazionali, in particolare le Big Tech statunitensi.
«L’accordo formalizzato in sede G7 sulla global minimum tax è un compromesso onorevole – ha commentato il ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti – trovato con l’amministrazione americana che protegge le nostre imprese dalle ritorsioni automatiche originariamente previste dalla clausola 899 dell’Obbba all’esame del Senato Usa. Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione e favorire il dialogo».
(Unioneonline)