Filippine, Duterte non si ricandida e lancia la figlia Sara
Il discusso “uomo forte” di Manila sceglie di ritirarsi dalla politica in vista del voto del 2022
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Rodrigo Duterte, il discusso presidente delle Filippine, ha annunciato che non si ripresenterà alle elezioni del 2022, nemmeno per fare il vicepresidente o per ricoprire altri incarichi istituzionali. Duterte ha spiegato infatti che intende ritirarsi definitivamente dalla politica.
Eletto nel 2016 con un ampio consenso, il leader di Manila in questi anni è salito spesso e volentieri salito alla ribalta delle cronache (e delle polemiche) per le sue dichiarazioni forti e per il pugno di ferro adottato per affrontare i problemi del Paese, a cominciare dalla droga.
Tra le sue frasi choc: “Vorrei sparare a chi vìola quarantena per il Covid” e "Sterminerò i drogati come fece Hitler con gli ebrei” (VIDEO).
Secondo le ong per i diritti umani sono migliaia le persone uccise dalla polizia nel corso del suo mandato.
Duterte fa un passo indietro, ma ha già individuato chi dovrà succedergli: la figlia Sara, 43 anni, sindaco della città di Davao.
"Il sentimento preponderante fra i filippini è che io non sia la persona giusta e che essere eletto vicepresidente sarebbe una violazione della costituzione e un aggiramento della legge e dello spirito della costituzione. Dunque, annuncio il mio ritiro dalla politica", ha dichiarato Duterte, nel corso di un comizio organizzato per lanciare la candidatura della figlia.
(Unioneonline/l.f.)
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