Continua l'emergenza incendi in Australia, dove le autorità hanno arrestato 183 persone con l'accusa di aver appiccato deliberatamente alcuni dei roghi boschivi che hanno devastato il Paese negli ultimi mesi.

Nelle ultime ore il bilancio delle vittime dal mese di settembre è salito a 25. I danni sono ingenti e gli evacuati centinaia di migliaia.

Gli arresti sono stati eseguiti in diverse regioni: nel Nuovo Galles del Sud, a Queensland, Victoria, nell'Australia Meridionale e in Tasmania.

In particolare, nel Nuovo Galles del Sud 183 persone sono state accusate di reati relativi agli incendi boschivi da novembre, mentre 24 sono finite in manette per aver provocato deliberatamente incendi.

Nello Stato del Victoria, 43 sono le persone accusate di incendi dolosi nell'anno appena passato, mentre nel Queensland 101 persone sono state arrestate.

Di queste, il 70 per cento è minorenne.

I roghi degli ultimi mesi si sono sviluppati ed estesi anche a causa delle elevate temperature registrate nel Paese: a Sydney, nel sobborgo di Penrith, si sono toccati i 48.9 gradi, mentre nella capitale Canberra la colonnina di mercurio ha segnato i 44 gradi, una rilevazione senza precedenti.

(Unioneonline/F)
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