È morto all’età di 84 anni Dick Cheney, uno dei vicepresidenti più potenti e divisivi nella storia degli Stati Uniti e uno dei principali sostenitori dell'invasione dell'Iraq.

Lo comunica la famiglia, come riporta la Cnn: il decesso a seguito di complicanze dovute a polmonite e malattie cardiache e vascolari.

Cheney lavorò per i due presidenti Bush, guidando le forze armate come capo della Difesa durante la guerra del Golfo Persico sotto George H.W. Bush, per poi tornare alla vita pubblica come vicepresidente per due mandati del figlio, George W. Bush.

Conservatore intransigente, difese costantemente gli strumenti di sorveglianza, detenzione e inquisizione impiegati dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, ricorda l'Associated Press.

Negli ultimi anni fu un bersaglio del presidente Donald Trump, dopo che sua figlia Liz Cheney è diventata tra i suoi principali critici all'interno del partito repubblicano.

In uno spot per sua figlia, Cheney definì Trump «la maggiore minaccia per la nostra repubblica». Poi, in un colpo di scena che i democratici della sua epoca non avrebbero mai potuto immaginare, dichiarò, l'anno scorso, di aver votato per la loro candidata, Kamala Harris, alle elezioni presidenziali contro Trump.

(Unioneonline)

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