Due reazioni allergiche tra i primi vaccinati, Pfizer: "Nessuna preoccupazione seria di sicurezza"
A Londra stop temporaneo alla vaccinazione per chi ha una storia di "significative" reazioni allergichePrimo stop (parziale) per il vaccino anti Covid Pfizer-BioNTech, la cui somministrazione è cominciata ieri in Gran Bretagna.
L'autorità nazionale di controllo sui farmaci (Mhra) ha raccomandato oggi di non sottoporre a vaccinazione chi abbia alle spalle una storia di "significative" reazione allergiche.
L'indicazione è arrivata dopo che due delle centinaia di persone cui è stato somministrato il farmaco hanno avuto reazioni allergiche.
Si tratta di due operatori sanitari di case di cura e ricovero.
Il direttore medico dell'Nhs (il servizio sanitario nazionale), il professor Stephen Powis, ha poi minimizzato osservando come sia "comune che la Mhra suggerisca cautele in caso di nuovi vaccini per le persone con una storia significativa di allergie". Ha inoltre assicurato che le due persone andate incontro ieri a reazioni allergiche dopo la vaccinazione non sono in gravi condizioni e "stanno entrambe riprendendosi bene".
PFIZER - "Nessuna preoccupazione seria di sicurezza, il vaccino è ben tollerato", fa invece sapere un portavoce della Pfizer.
"Siamo stati informati di due cartellini gialli (di potenziale allerta medio bassa) che potrebbero essere associati a reazioni allergiche legate alla somministrazione del vaccino. Come misura precauzionale, la Mhra ha emesso una linea guida temporanea destinata all'Nhs con la raccomandazione a non vaccinare chi abbia una storia clinica di allergie significative alle spalle", precisa la casa farmaceutica, specificando che tale cautela varrà "mentre Mhra condurrà un'indagine per comprendere appieno le cause di ciascuna di queste due reazioni".
L'azienda inoltre ricorda che "nella cruciale fase 3 di sperimentazione clinica non è emersa alcuna seria preoccupazione di sicurezza da parte dell'organismo indipendente di controllo, il Data Monitoring Committee", e che la sperimentazione del vaccino è stata condotta finora su 44mila partecipanti, 42mila dei quali hanno ricevuto già la seconda dose.
L'ESPERTO - Ci va cauto Carlo Signorelli, docente di Igiene e Sanità Pubblica al San Raffaele di Milano: "Per potersi esprimere sul caso servirebbero più informazioni, bisognerebbe capire che effetti ci sono stati. Quel che si può dire è che effetti collaterali locali e reversibili ci possono essere in tutte le vaccinazioni, e per tutte le vaccinazioni ci sono delle controindicazioni che inducono a posticipare o a non farle".
Quella degli effetti collaterali, sottolinea inoltre, è una delle grandi sfide da affrontare in vista della vaccinazione di massa: "Va affrontata in maniera molto attenta e con un'adeguata campagna informativa che spieghi bene al pubblico quali possono essere gli effetti collaterali e le controindicazioni. Il fatto di partire dopo ci può avvantaggiare. Va fatta anche un'attenta sorveglianza dopo la vaccinazione, anche se la gran parte degli effetti collaterali si manifesta entro due settimane".
(Unioneonline/L)