Due giornalisti uccisi in un agguato a colpi di arma da fuoco
La Colombia è il terzo Paese più pericoloso per la stampa in America LatinaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
In Colombia, il terzo Paese più pericoloso per la stampa in America Latina dopo Venezuela e Messico, continuano a morire reporter.
Due giornalisti sono stati uccisi nel nord a colpi di arma da fuoco da assalitori a bordo di una moto. Lo ha reso noto la polizia. Le vittime – Leiner Montero Ortega, 37 anni, e Dilia Contreras Cantillo, 39 anni - lavoravano per il sito Sol Digital, nella città di Fundacion.
L'agguato è avvenuto mentre tornavano da un servizio su una festa popolare nei Caraibi colombiani a Santa Rosa de Lima. La Free Press Foundation ha esortato gli inquirenti a "prendere in considerazione il lavoro di Leiner e Dilia come giornalisti" che indagavano sul crimine. La regione di Fundacion è considerata particolarmente a rischio, per i livelli di violenza, povertà, livello di criminalità e debolezza delle istituzioni.
L'anno scorso, secondo i dati della fondazione, 768 giornalisti in Colombia hanno subito un qualche tipo di violenza. Da quando nel 2016 è stato firmato un accordo di pace con i ribelli delle Farc, 10 giornalisti sono stati uccisi. Dall'1 gennaio al 20 maggio 2022 sono state segnalate minacce a 97 organi di stampa e giornalisti della Colombia: buona parte di queste intimidazioni mirava alla rimozione di articoli su indagini e denunce di corruzione.
(Unioneonline/D)