Decine di voli cancellati e, altrettanti deviati.  È il bilancio di una notte di caos sui cieli di Oslo e Copenaghen, quando sugli aeroporti delle capitali norvegese e danese hanno iniziato a sorvolare "droni di grandi dimensioni". Per diverse ore. “Tre o quattro”, secondo le fonti, su Copenaghen, uno sopra Oslo.

Massimo il dispiegamento delle forze dell'ordine per tentare di riportare la situazione alla normalità. L'aeroporto di Kastrup, il più grande della Danimarca, è stato chiuso intorno alle 20,30, hanno riferito i media locali. Alcuni voli che sarebbero dovuti atterrare nella capitale sono stati deviati in altri aeroporti del Paese, mentre all'interno si formavano lunghe code di passeggeri rimasti a terra. Chiusura per quattro ore anche per l’aeroporto di Oslo, con i voli dirottati sugli scali più vicini.

La polizia danese sta avviando una collaborazione con le autorità norvegesi per chiarire se esista un collegamento tra i droni avvistati sull'aeroporto di Copenaghen e quello segnalato su Oslo.

Questa mattina la ripresa regolare delle operazioni, anche se dagli aeroporti invitano a tenere monitorata, sugli appositi canali e con le compagnie aeree, la situazione dei voli. Sul sito web delle partenze programmate dall'aeroporto di Copenaghen , diversi voli mattutini risultano già cancellati o in ritardo.

«Quello a cui abbiamo assistito ieri sera» con il sorvolo di droni sullo scalo di Copenaghen «è l'attacco più grave mai visto contro un'infrastruttura critica danese – le parole del premier danese Mette Frederiksen – . Dice molto sui tempi in cui viviamo e su ciò che noi, come società, dobbiamo essere pronti ad affrontare». «Non escludiamo alcuna ipotesi riguardo a chi ci sia dietro – ha aggiunto – . È chiaro che questo è in linea con gli sviluppi che abbiamo potuto osservare di recente con altri attacchi con droni, violazioni dello spazio aereo e attacchi hacker agli aeroporti europei».

(Unioneonline/v.l.)

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