Emergenza scorte in Gran Bretagna. La nuova impennata di contagi e la quarantena cui sono sottoposte centinaia di migliaia di persone venute in contatto con positivi sta infatti mettendo in ginocchio il settore alimentare e quello della grande distribuzione.

Moltissimi dipendenti di supermercati e magazzini, così come centinaia di autisti dei camion per il trasporto di alimenti e generi di prima necessità, sono attualmente auto-isolati a casa e dunque non possono prendere servizio.

Risultato: gli scaffali degli store stanno restando completamente vuoti, con relativi disagi per la cittadinanza in diverse città.

Per questo, riferisce la stampa britannica, il governo ha allertato l’esercito, pronto ad intervenire nel caso in cui la situazione dovesse farsi ulteriormente critica. 

Secondo i dati diffusi dal Governo di Londra, il 20% dei dipendenti in ambiti chiave si trova in quarantena, dopo aver ricevuto il cosiddetto “ping”, ovvero il messaggio che – un po’ come accade in Italia con la app Immuni – avvisa gli utenti dell’avvenuto contatto con un positivo al virus, con conseguente obbligo di restare presso il proprio domicilio e di assentarsi dal lavoro. 

E il numero di casi di auto-isolamento coatto è ormai talmente alto che i tabloid hanno coniato il neologismo “pingdemic”, che unisce appunto i termini “ping” e “pandemic”. 

(Unioneonline/l.f.)

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