Covid, l'Ue: “Usare il Green pass per l'ingresso agli eventi"
Vaccini e test tra le linee guida per far ripartire il settore culturale
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"Incoraggiamo il settore e gli Stati membri ad utilizzare i nostri strumenti come il certificato Covid digitale per facilitare la riapertura".
Con queste parole la commissaria Ue per la Cultura, Mariya Gabriel, ha presentato le linee guida per la riapertura coordinata del settore culturale europeo.
"La revoca di tutte le restrizioni dovrebbe avvenire in modo graduale", si legge nel documento di Bruxelles, in cui si evidenzia che ai partecipanti agli eventi culturali "può essere richiesta la prova di negatività al test Covid-19, e/o la prova di vaccinazione, e/o la diagnosi" dell'avvenuta guarigione.
Secondo Bruxelles, le strutture del settore dovrebbero continuare ad attuare il distanziamento sociale quando possibile, mettere a disposizione strumenti come gli igienizzanti per il lavaggio delle mani, garantire una ventilazione adeguata dei locali e la pulizia frequente delle superfici. L'uso delle mascherine da parte dei partecipanti, in particolare, "è un'importante misura complementare".
Il green pass Ue entrerà in vigore da giovedì primo luglio e sarà rilasciato solo a chi è stato completamente vaccinato.
Il certificato verde rilasciato in Italia agli immunizzati “completi” vale anche per viaggiare nell'Unione. Il documento ricevuto da chi ha avuto solo la prima dose serve invece solo per eventi nel Paese.
L'esecutivo comunitario raccomanda agli operatori della cultura di "avere un piano di preparazione che specifichi i protocolli di azione quando vengono rilevati casi di Covid-19", nonché di "garantire che i dettagli del pubblico siano disponibili" per il tracciamento in caso di contagi. Tra le linee guida vi è anche "la vaccinazione delle persone che lavorano in contesti culturali per garantire la loro protezione e quella del pubblico".
(Unioneonline/D)