Due cittadini giapponesi sono stato uccisi in Cina a seguito di "una lite d'affari tra conoscenti", secondo quanto riferito dalla polizia, che ha eseguito l'arresto di un sospettato di nazionalità cinese.

L'episodio, avvenuto nella città nordorientale di Dalian, è stato riferito dall'agenzia nipponica Kyodo, in base a quanto riferito da un funzionario dell'ambasciata giapponese a Pechino. Secondo la ricostruzione fatta della vicenda, Il consolato generale giapponese a Shenyang è stato informato il 25 maggio dalle autorità di pubblica sicurezza cinesi che i due erano stati assassinati.

L'incidente segue l'accoltellamento mortale di settembre 2024 di uno studente giapponese di 10 anni a Shenzhen, nella Cina meridionale, e un'aggressione con coltello avvenuta a giugno dello scorso anno alla fermata di uno scuolabus giapponese a Suzhou, vicino a Shanghai, in cui una donna cinese perse la vita per difendere una madre giapponese e il suo bambino, rimasti feriti nell'attacco.

Due cinesi condannati per i fatti efferati di Shenzhen e Suzhou sono stati giustiziati all'inizio di quest'anno. Una fonte governativa giapponese ha affermato che l'omicidio di Dalian è stato causato da «un rancore commerciale» e che «non è stato motivato politicamente né innescato da un sentimento anti-giapponese».

(Unioneonline)

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