Chiesta la pena di morte per Luigi Mangione: «Compì un assassinio che ha scioccato l’America»
Il monito della procuratrice generale Pam Bondi: «Portiamo avanti l'agenda Trump, fermiamo i crimini violenti»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La procuratrice generale americana Pam Bondi ha chiesto la pena di morte per Luigi Mangione, il 26enne accusato dell’omicidio di Brian Thompson, l'amministratore delegato di United Healthcare e «innocente padre di due figli». Quello di Thompson – sostiene Bondi – «è stato un assassinio premeditato e a sangue freddo che ha scioccato l'America. Ho chiesto ai pm di chiedere la pena di morte in questo caso, portando avanti l'agenda del presidente Trump che punta a fermare i crimini violenti».
La richiesta per Mangione è in linea con la direttiva fatta circolare dalla ex procuratrice della Florida – e oggi al vertice della Giustizia Usa – in occasione nel suo primo giorno di incarico. Nelle linee ha infatti indicato il ripristino della pena di morte e la revoca della moratoria federale sulla pena, ordinata dall'amministrazione Biden nel 2021. La prima amministrazione Trump aveva riattivato la pena di morte federale dopo una pausa di 17 anni e negli ultimi mesi del suo mandato era avvenuta l'esecuzione di 13 detenuti.
Secondo l’accusa, Mangione avrebbe ucciso Thompson lo scorso 4 dicembre a New York. Il 26enne italo-americano di Baltimora si è dichiarato non colpevole di capi di imputazione che vanno dall'omicidio di primo grado a scopo terroristico al possesso illegale di armi da fuoco. Nel frattempo resta in carcere e continua a raccogliere fan e fondi. Una campagna di fundraising aperta per sostenere le spese legali ha superato il mezzo milione di dollari.
(Unioneonline/v.f.)