I familiari dei calciatori della Chapecoense rimasti uccisi nel disastro aereo del 28 novembre scorso hanno fatto causa alla squadra brasiliana: sostengono di non essere stati risarciti adeguatamente.

Ad avviare il provvedimento legale è stata Valdecia Borges de Morais Paiva, vedova del centrocampista Gil. A lei si uniranno le famiglie di Bruno Rangel, Ailton Canela, Ananias Monteiro e Guilherme Gimenez.

I parenti chiedono il pagamento di premi per le performance dei giocatori, diritti d'immagine, pensioni e danni morali.

La "Chape", dal canto suo, sostiene di avere già pagato tramite l'assicurazione poco dopo l'incidente, oltre ai salari di novembre, anche tutte le altre spettanze.

Nell'incidente aereo, avvenuto in Colombia vicino a Medellin, sono morte 71 persone, compresi 19 calciatori e tutto lo staff della squadra brasiliana.

Secondo le autorità dell'aviazione colombiana l'aereo si è schiantato perché ha esaurito il carburante.

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