Sarebbero oltre 3.300 le persone che hanno abbandonato in fretta e furia i villaggi di Sebba e Sampelga, nel Burkina Faso settentrionale, in seguito al massacro avvenuto a Solhan, nella provincia di Yagha. Qui, nella notte tra venerdì e sabato, in un attacco di probabile matrice jihadista sono state uccise almeno 138 persone.

Secondo Il portavoce dell'agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr), Babar Baloch, le vittime sono state giustiziate, mentre quasi 40 persone sono rimaste ferite gravemente.

Tra le persone in fuga per paura di altri attacchi ci sarebbero circa 2.000 bambini e oltre 500 donne con urgente bisogno di acqua, servizi igienico-sanitari e cure mediche.

La provincia di Yagha si trova nell'area delle cosiddette 'tre frontiere' - tra Burkina Faso, Mali e Niger - spesso bersaglio di assalti contro civili e militari da parte di jihadisti soprattutto del Gruppo sostegno all'Islam e ai musulmani (Gsim), affiliato ad Al-Qaeda, e dello Stato islamico nel grande Sahara (Eigs).

(Unioneonline)

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