Otto membri dell’Organizzazione non governativa Inso (International NGO Safety Organisation), attiva nel settore della sicurezza umanitaria, sono stati arrestati dalle autorità del Burkina Faso con l'accusa di spionaggio e tradimento. Lo ha annunciato il ministro della Sicurezza, Mahamadou Sana, nel corso di una conferenza stampa.

Tra i fermati figurano tre cittadini europei: un francese, un franco-senegalese e un cittadino ceco. Gli altri arrestati sono quattro cittadini del Burkina Faso e un cittadino maliano. Secondo le informazioni diffuse dal governo, tra gli otto indagati ci sono figure di primo piano all'interno dell’organizzazione: il direttore nazionale dell'Ong, il suo vice e il vicedirettore generale della sede centrale, situata all’Aia, nei Paesi Bassi.

Le autorità burkinabé non hanno fornito ulteriori dettagli sulle prove che giustificherebbero le gravi accuse.

Ma il ministro Sana ha sottolineato che l’operazione nasce per garantire la sicurezza nazionale e contrastare attività considerate ostili agli interessi del Paese. 

L’arresto arriva in un contesto politico particolarmente teso. Il Burkina Faso, guidato da una giunta militare salita al potere dopo un colpo di Stato, ha progressivamente allontanato partner occidentali e ha rafforzato i legami con potenze non tradizionali. Inso, attiva in numerosi contesti di crisi, fornisce supporto logistico e informativo alle organizzazioni umanitarie operanti in aree ad alto rischio.

(Unioneonline)

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