La presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde guiderà la delegazione italiana nell'incontro tra il vice presidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto, e le Regioni europee. Il faccia a faccia è previsto per oggi, mercoledì 2 luglio.

La delegazione di 30 presidenti e ministri regionali incontrerà Fitto, nel palazzo Berlaymont, sede della Commissione Europea, in rappresentanza di 149 Regioni europee aderenti all'iniziativa EURegions4cohesion a tutela della Politica di coesione, la principale politica di investimento a lungo termine che contribuisce a rafforzare la competitività europea, l'autonomia strategica, la transizione verde e digitale e a ridurre le disparità territoriali. All'incontro parteciperanno rappresentanti politici regionali provenienti da Austria, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Paesi Bassi.

La delegazione del nostro Paese, come detto, sarà rappresentata da Alessandra Todde, che parlerà a nome di tutte le Regioni italiane.

L'incontro si inserisce in un percorso avviato dalle Regioni europee in sede europea nel 2024 in difesa degli interessi regionali, in vista della riforma della Politica di coesione dopo il 2027, e del prossimo Quadro Finanziario Pluriennale che ne definirà la dotazione finanziaria e la struttura normativa, la cui presentazione da parte della Commissione è prevista per il prossimo 16 luglio.

«Il coordinamento regionale – viene spiegato – ha inviato la scorsa settimana una lettera congiunta alla presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen per chiedere un regolamento specifico per la Politica di coesione, senza che questa sia parte di una normativa più ampia afferente all'insieme dei finanziamenti europei che minerebbe la sua vocazione territoriale, e il mantenimento della dimensione regionale nei futuri assetti regolamentari, sia nelle dotazioni finanziarie che nelle funzioni di programmazione e gestione delle risorse, evitando una sostanziale centralizzazione in capo ai Governi centrali delle risorse che metterebbe in discussione i punti di forza e le specificità dei territori».

© Riproduzione riservata