Brexit, la Camera dei Lord alla May: "Garantire i diritti dei cittadini Ue"
Prima sconfitta parlamentare per la premier britannica Theresa May nell'iter di approvazione della legge che darà il via libera all'attivazione dell'Articolo 50 del trattato di Lisbona.
La Camera dei Lord ha approvato un emendamento che protegge i diritti dei circa 3 milioni di cittadini Ue che risiedono in Gran Bretagna al momento dell'approvazione della legge.
L'emendamento, presentato dall'opposizione laburista e sostenuto dal Liberal democratici, chiede al governo che, anche dopo l'avvio formale dei negoziati per la Brexit, ai cittadini Ue che vivono nel Regno Unito sia consentito di poter continuare a mantenere il diritto di residenza nel Paese.
La Camera dei Lord ha votato con una maggioranza di 358 voti a favore e 256 contrari l'emendamento che chiede al governo di introdurre le misure proposte entro 3 mesi dall'avvio della procedura per assicurare gli stessi diritti di cittadinanza in Gb ai cittadini Ue.
Il voto, pur non mettendo in discussione il progetto di legge che autorizza l'attivazione dell'articolo 50 del Trattato di Lisbona, rappresenta un ostacolo in più per il governo May, ritardando l'adozione del testo che avvia la procedura di divorzio della Gran Bretagna dall'Unione Europea.