L'ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, è stato trasportato d'urgenza nel pomeriggio in un ospedale di Brasília, scortato dalla polizia penale, dopo aver accusato una crisi di singhiozzo, vomito e pressione bassa. 

L'episodio arriva a soli due giorni da un altro ricovero, durante il quale Bolsonaro era rimasto cinque ore all'ospedale Df Star per la rimozione di lesioni cutanee. In quell'occasione, i medici avevano diagnosticato un'anemia da carenza di ferro. 

A confermare il ricovero il figlio Flávio Bolsonaro, la moglie Michelle, presente al fianco dell'ex capo di Stato, e un'équipe medica scortata da un convoglio della Polizia penale e da un elicottero.

Il dottor Cláudio Birolini responsabile di parte del monitoraggio medico di Bolsonaro ha spiegato che il suo ricovero è stato necessario per «una valutazione clinica, misure terapeutiche e accertamenti complementari».

La scorsa settimana, il ministro della Corte suprema del Brasile, Alexandre de Moraes, aveva richiesto un rapporto dettagliato sulla scorta e sul trasporto dell'ex presidente, evidenziando che non era stato riportato immediatamente a casa secondo le regole della detenzione domiciliare.

Secondo i medici, Bolsonaro mostra un quadro generale fragile e un'alimentazione insufficiente.

Dal 4 agosto scorso, l'ex presidente è agli arresti domiciliari per un'inchiesta sul presunto piano di golpe

post-elettorale e questa è la terza volta che lascia la residenza per motivi di salute.

La scorsa settimana, la Corte suprema verde-oro lo ha condannato a 27 anni e tre mesi di carcere per tentata

abolizione violenta dell'ordine democratico e altri reati.

(Unioneonline)

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