Oltre 100 rinvii a giudizio, 38 arresti e 21 aziende coinvolte. Ha raggiunto proporzioni spaventose lo scandalo della carne infetta scoppiato in Brasile, mentre c'è chi parla del più grande scandalo alimentare della storia.

Il panico non è scattato, perché ancora non ci sono vittime accertate né infezioni diffuse, ma le autorità sanitarie sono molto preoccupate, perché da un'inchiesta che va avanti da tre anni, e che vede indagati anche alcuni membri del governo, è emerso un sconcertante quadro di corruzione e pratiche illegali.

Sono di diversi tipi le irregolarità riscontrate. Si va dagli additivi vietati utilizzati per mascherare odore e aspetto della carne avariata ai cambi di etichettatura per i prodotti scaduti, dalla carne con i batteri di salmonella a quella confezionata in cartoni prima di passare a imballaggi più consoni.

E anche se il presidente brasiliano Michael Temer difende la carne del suo Paese, che "è la migliore al mondo", l'Unione Europea e altri Stati hanno sospeso le importazioni.
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