Si rifiuta di rendere pubblico il risultato del suo test per il coronavirus, nonostante glielo abbia imposto un giudice federale. Poi tossisce in pubblico e dice: "Può darsi che abbia preso il virus in passato". E allunga la mano per salutare un generale, che la ignora e gli porge il gomito.

Parliamo di Jair Bolsonaro: ancora non è stato reso noto il risultato del doppio tampone cui si è sottoposto il 13 e il 17 marzo dopo un viaggio in Florida nella residenza privata di Donald Trump, dopo il quale risultarono positivi il capo della comunicazione del presidente e altri membri della delegazione carioca.

Lui annunciò di essere risultato negativo ma la presidenza brasiliana si rifiuto di rendere pubblico il risultato del test, sostenendo che sarebbe stata una violazione della privacy.

Il quotidiano Estado de Sao Paulo si è rivolto ai magistrati e hanno avuto ragione: "Il popolo ha diritto di sapere le condizioni di salute del presidente, il diritto all'informazione pubblica prevale su quello alla privacy".

Ma Bolsonaro niente. Nel messaggio in occasione della festa dei lavoratori, tossisce più volte e dice: "Può darsi che mi sia già preso il virus in passato, chissà, ma non me ne sono accorto".

E oggi, nel corso di un evento pubblico a Porto Alegre, momenti d'imbarazzo per una gaffe di Bolsonaro: il presidente brasiliano ha allungato la mano per stringerla al generale Edson Pujol, ma lui l'ha ignorata porgendo il gomito, come raccomandato dalle autorità sanitarie per evitare contagi. E poi ha anche ricevuto un colpetto sul braccio dal sindaco di Porto Alegre, quando ha allungato la mano per la seconda volta a un altro generale.

Durante l'evento il presidente brasiliano è stato duramente contestato.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata