Il governo dovrà "avviare tempestivamente mediante le competenti istituzioni le necessarie verifiche al fine di conferire a Patrick George Zaki la cittadinanza italiana". È il contenuto della mozione – su cui il Governo ha già dato parere favorevole – approvata all'unanimità e con la sola astensione dei deputati di Fdi dall'Aula della Camera, che nel testo approvato a Montecitorio impegna l'esecutivo anche a "continuare a monitorare, con la presenza in aula della rappresentanza diplomatica italiana al Cairo, lo svolgimento delle udienze processuali a carico di Zaki e le sue condizioni di detenzione". 

In base al testo approvato, viene previsto per il governo l'impegno "a continuare a sostenere, nei rapporti bilaterali con l'Egitto e in tutti i consessi europei ed internazionali, l'immediato rilascio di Patrick Zaki e di tutti i prigionieri di coscienza: difensori dei diritti umani, giornalisti, avvocati e attivisti politici finiti in carcere solo per aver esercitato in modo pacifico i loro diritti fondamentali", ed "a continuare ad adottare iniziative affinché le autorità egiziane rispettino i diritti alla libertà d'espressione, di associazione e di manifestazione pacifica e spezzino il circolo dell'impunità per le gravi violazioni dei diritti umani in corso nel Paese". 

La mozione, sottoscritta da quasi tutti i partiti politici, è stata approvata a larghissima maggioranza dalla Camera, con 388 favorevoli, e raccoglie la mobilitazione di 300mila cittadini che hanno sottoscritto la petizione dell'associazione Station to Station e di più di mille comuni che hanno concesso la cittadinanza onoraria a Zaki.

La mobilitazione oggi arriverà anche a Bruxelles, dove i firmatari della petizione saranno accolti dal presidente del parlamento europeo David Sassoli.

"Ci sentiamo di rilanciare la richiesta di cittadinanza italiana" per Patrick George Zaki – spiega Sassoli – "perché per trascinamento diventerebbe un cittadino europeo e questo ha un valore non solo per la difesa della sua condizione così crudele, ma anche il valore di una testimonianza".

Zaki "è un giovane che ha pensato che un Egitto moderno potesse lavorare e collaborare con l'Europa e noi non possiamo dimenticarci o tradire questo messaggio", ha aggiunto Sassoli.

(Unioneonline/v.l.)

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