Visite, seconde case, sport: cosa si può fare in zona rossa
Le regole del lockdown, in Sardegna saranno valide per le prossime due settimanePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Sardegna entra in zona rossa a partire da lunedì 12 aprile. E ci resterà almeno per due settimane.
Nuove regole per tutti i sardi dunque, uguali a quelle che già si osservano nei 16 comuni dell'Isola i cui sindaci hanno istituito la zona rossa.
Sarà consentito spostarsi soltanto per motivi di lavoro, salute o necessità, non è concesso andare a far visita a parenti e amici.
E' sempre possibile svolgere attività motoria, ma solo in prossimità della propria abitazione. L'attività sportiva si può invece svolgere in forma individuale e all'aperto. Vietati gli sport di contatto, a tennis si può giocare solo se si possiede la tessera agonistica. I centri sportivi infatti non sono chiusi: nel decreto si parla di "attività sospese", consentiti invece "gli eventi e le competizioni riconosciuti dal Cono di interesse nazionale e le sessioni di allenamento a porte chiuse, di atleti professionisti e non, partecipanti alle competizioni sopra indicate".
Scuole in presenza fino alla prima media, gli studenti più grandi faranno didattica a distanza.
Chiudono diversi negozi: barbieri, parrucchieri, centri estetici, negozi d'abbigliamento e calzature, gioiellerie.
Restano aperti negozi di generi alimentari, tabacchi, edicole, farmacie e parafarmacie, lavanderie, ottici, profumerie, cartolerie, negozi di intimo e biancheria per la casa, ferramenta, negozi per bambini. Nei mercati può proseguire l'attività solo chi vende generi alimentari.
Centri commerciali chiusi nei festivi e prefestivi, ma restano aperti al loro interno, tabacchini, edicole, farmacie, parafarmacie e supermercati.
Le altre regole, valide anche per la zona arancione in cui la Sardegna si troverà fino a domenica. Vietato uscire di casa dalle 22 alle 5 se non per motivi di lavoro, necessità o salute. Bar e ristoranti chiusi, possibile l'asporto fino alle 18 e il domicilio fino alle 22. Vietati gli spostamenti tra Regioni, a meno che non si abbia una seconda casa. La mobilità è consentita per i soliti motivi di lavoro, salute e necessità, ma anche per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Sarà sempre possibile raggiungere le seconde case, a meno di ordinanze locali più restrittive. Ma solo per coloro che possano comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile prima dell’entrata in vigore del Decreto-legge 14 gennaio 2021. Naturalmente, la casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l’avente titolo, e vi si può recare unicamente tale nucleo.
(Unioneonline/L)