Era a Bologna da più di 6 anni Emma Elsie Michelle Pezemo, la donna di 31 anni originaria del Camerun il cui cadavere fatto a pezzi è stato trovato ieri in un cassonetto alla periferia della città.

A ucciderla, secondo quanto emerso dalle prime indagini, sarebbe stato il fidanzato Jacques Honoré Ngouenet, suo connazionale di 43 anni, che dopo il delitto si è impiccato nell'alloggio in cui viveva, in una struttura protetta per persone con problemi psichici.

Il movente e le circostanze precise dell'omicidio-suicidio sono ancora da chiarire e gli investigatori della squadra mobile, che indagano sulla vicenda, stanno ancora cercando anche l'arma del delitto, probabilmente un'ascia o una mannaia che per il momento non è stata trovata.

Altri aspetti da ricostruire sono l'ora e il luogo in cui è avvenuto l'omicidio, mentre è probabile che l'uomo abbia usato la propria auto, sequestrata dalla polizia, per trasportare i resti del cadavere fino al cassonetto di viale Togliatti dove li ha buttati, come fosse spazzatura.

La 31enne era iscritta dal 2014 all'università di Bologna e, dopo avere seguito diversi corsi, stava studiando per diventare operatrice socio-sanitaria.

Abitava con altre coinquiline in via De Nicola, nello studentato Galvani di Er.go (l'azienda regionale per il diritto allo studio). 

(Unioneonline/F)

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