"Dopo 38 secondi che era partito ha avuto un mancamento per un malessere, gli si è offuscata la vista, un annebbiamento causato da qualcosa che non sa spiegare. Lui ha reagito d'istinto, ma poi si è accasciato a terra dopo l'incidente".

Sono le parole di Salvatore Leotta, il difensore dell'autista del filobus dell'Atm indagato per omicidio stradale aggravato e lesioni plurime per aver causato la morte di una passeggera, una donna filippina di 49 anni, e il ferimento di altri 12 la mattina del 7 dicembre scorso tra viale Bezzi e via Marostica a Milano.

Il legale ha ricostruito l'interrogatorio del suo assistito davanti al pm Rosaria Stagnaro, chiarendo le motivazioni alla base del fatale epilogo.

Le immagini choc dello scontro avevano destato sconcerto e rabbia. Secondo le ricostruzioni il mezzo dell'Atm era passato col rosso.

(Unioneonline/v.l.)
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