Tragedia in un asilo nido: bimbo di due anni muore strozzato dal laccio della felpa
Il piccolo è rimasto impigliato a una pian ta mentre giocava nel giardino della struttura comunale. Nelle prossime ore verrà effettuata l’autopsiaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È morto soffocato dal laccetto della felpa mentre giocava nel prato dell’asilo nido. Leonardo Ricci, 2 anni, frequentava il nido Ambarabà Ciccì Coccò di Soci, una frazione di Bibbiena (Arezzo), nel cuore del Casentino. La tragedia si è consumata nel giardino della struttura comunale, durante un momento di gioco all’aperto. Secondo una prima ricostruzione, il piccolo stava correndo quando il cordino della felpa si sarebbe impigliato a un ramo, stringendogli il collo. Una dinamica terribile, resa ancora più drammatica dalla fragilità di un bambino così piccolo. Le educatrici si sono accorte subito di quanto stava accadendo: hanno tentato di liberarlo e avviato immediatamente le manovre di rianimazione, mentre venivano chiamati i soccorsi.
Sul posto sono arrivati un’ambulanza del 118 e l’elisoccorso Pegaso per l’eventuale trasferimento d’urgenza in ospedale. Per oltre un’ora i sanitari hanno tentato disperatamente di salvargli la vita, ma ogni sforzo è stato inutile. Nel frattempo sono stati rintracciati i genitori, Alessandro e Caterina, una coppia giovane e molto conosciuta in paese. Avvertiti mentre erano al lavoro, hanno raggiunto l’asilo in pochi minuti, scoprendo che Leonardo non ce l’aveva fatta. Sono crollati nella disperazione più totale. Davanti alla scuola, in serata, sono comparsi fiori, peluche e messaggi di cordoglio. «Non si può morire così, a due anni soltanto», ha detto una parente, sconvolta e in lacrime. La maestra che per prima ha soccorso il piccolo ha avuto un forte malore, con attacco d’ansia, tanto da essere ricoverata in ospedale e sottoposta a terapia con ossigeno. I carabinieri della compagnia di Bibbiena hanno isolato l’area dell’incidente e avviato gli accertamenti. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, coordinato dalla pm Julia Maggiore, che ha effettuato un sopralluogo. Al momento non risultano indagati e il giardino del nido è stato posto sotto sequestro.
La cooperativa Koinè, che gestisce la struttura, ha diffuso una nota: «La perdita di un figlio non è uno dei tanti dolori che la vita ci riserva. È il dolore assoluto, privo di consolazione e di rimedio. Non abbiamo parole che possano lenire il dolore dei genitori e della famiglia. Le nostre operatrici, colpite e sconvolte, si sono messe a disposizione degli inquirenti per fornire ogni elemento utile. Ora possiamo solo dire che i genitori e la famiglia sono nei nostri cuori». L’autopsia, che sarà disposta nelle prossime ore, chiarirà le cause esatte del decesso. Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità nell’incidente, che appare — secondo le prime ricostruzioni — come un evento rarissimo e difficilmente prevedibile.
(Unioneonline)
