Terapie intensive giù del 3% in Italia: Sardegna sopra la soglia di criticità
Stabile la situazione nei reparti di medicina, con un'occupazione nell'Isola al 37% dei posti letto CovidPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Scende al 38% il numero delle terapie intensive occupate in Italia da pazienti Covid, ancora l'8% oltre la soglia di allerta. Migliora anche la situazione nei reparti di medicina, dove calano al 45% i posti letto Covid, anche se ancora il 5% oltre la soglia critica. Lo mostrano i dati dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) relativi all'8 dicembre, che evidenziano, per entrambi gli indici, un calo del -1% rispetto al giorno precedente (7 dicembre) e del -3% rispetto a una settimana fa: martedì 1 dicembre, infatti, l'occupazione delle rianimazioni era al 41% e quella dei posti letto al 48%.
In base al decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020, la soglia di allarme di posti in terapia intensiva occupati da malati Covid è stata stabilita essere del 30%. E a superarla sono ancora 14 regioni, fra cui la Sardegna dove il dato si attesta al 34%. Per l'Isola si tratta del valore più basso registrato nelle ultime tre settimane.
Le altre regioni sono Abruzzo (37%), Emilia Romagna (31%), Friuli Venezia Giulia (37%), Lazio (36%), Liguria (41%), Lombardia (56%), Marche (45%), Provincia autonoma di Bolzano (39%), Provincia autonoma di Trento (53%), Piemonte (53%), Puglia (43%), Toscana (42%), Umbria (44%).
Per quanto riguarda i posti occupati in area "non critica", ovvero nei reparti di medicina, pneumologia e malattie infettive, resta stabile, al 37%, l'occupazione in Sardegna, in questo caso sotto la soglia critica del 40%.
Quanto all'indice di contagiosità R(t), l'ultimo dato dell'Istituto superiore di Sanità, relativo alla settimana tra il 23 e il 29 settembre, colloca la Sardegna a 0.67, tra i più bassi in Italia.
(Unioneonline/v.l.)