Telefona alla Zanzara e annuncia: "Sono al ristorante, anche se è vietato". Parenzo chiama la polizia
Diventa un caso la telefonata di un ex consigliere leghista alla trasmissione di Radio 24. Ma i controlli danno esito negativoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"E' stato davvero solo un brutto tentativo per mettere in cattiva luce chi di sacrifici ne sta facendo e tanti".
Con queste parole Alice Galbiati, sindaco di Cantù, in provincia di Como, ha commentato quanto accaduto ieri sera, in seguito a una telefonata alla trasmissione "La Zanzara" condotta su Radio 24 da Giuseppe Cruciani e David Parenzo.
Il "brutto tentativo" è quello di Giorgio Masocco, ascoltatore ed ex consigliere comunale della Lega, che ha annunciato in diretta di essere in un ristorante della zona a mangiare oltre l'orario consentito, in adesione alla protesta #ioapro contro le restrizioni imposte dall'ultimo Dpcm anti-Covid.
A quel punto David Parenzo ha allertato la polizia locale, segnalando la violazione. I vigili sono così entrati in azione, non trovando però traccia né di Masocco - che nel suo intervento è rimasto sul generico circa la posizione del locale - né del ristorante aperto. Risultato: un nulla di fatto dal punto di vista delle sanzoni, ma inevitabili polemiche.
L'intervento a vuoto dei vigili, ha sottolineato l'assessore comunale alla Sicurezza Maurizio Cattaneo, "ha infatti tolto tempo e risorse alle Forze dell'ordine, già impegnate in tutta la giornata di ieri, mentre millantare di essere in un ristorante è stata una mancanza di rispetto al comportamento corretto di tutti i baristi e i ristoratori".
"Penso che Masocco, in pochi minuti, sia riuscito ad offendere canturini, napoletani, baristi, ristoratori e anche la nostra Polizia locale", ha proseguito Cattaneo.
A fargli eco il sindaco: "Tutto il paese si sta comportando in modo responsabile - ha aggiunto il sindaco - e non è davvero un momento facile, mi fa piacere che anche Parenzo abbia sottolineato l'immediata risposta della nostra polizia locale".
(Unioneonline/l.f.)