“Senza catene”, a Milano il presidio per Ilaria Salis. A Roma scontri con le forze dell’ordine
Presenti diverse associazioni, altra iniziativa anche a Gualdo TadinoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Presidio oggi a Milano all’insegna del motto “Senza catene” convocato per il caso di Ilaria Salis in piazza dei Mercanti dai Sentinelli.
All’iniziativa per non spegnere le luci sul caso della 39enne di origine sarda che da quasi un anno si trova in carcere a Budapest hanno aderito diverse associazioni fra le quali Amnesty International, Anpi, Agedo, Antigone, Enzo Tortora.
«Siamo di fronte a una stortura del diritto, con scene raccapriccianti. E non possiamo tollerare che sia l'Europa il luogo dove succedono cose di questo tipo», ha commentato Pierfrancesco Majorino, capogruppo in Regione Lombardia, sottolineando che «su questo credo che dobbiamo essere tutti mobilitati. Le idee della Salis non sono l'oggetto di iniziative come questa. L'oggetto è che non possiamo tollerare le catene». Secondo Majorino «il problema qua non è essere di destra o di sinistra - ha aggiunto -. Non si capisce perché il governo sia così titubante».
Il presidio milanese si svolge in concomitanza con il “Giorno dell'onore”, il corteo neonazista che va in scena ogni anno a Budapest e durante il quale, nel 2023, è stata arrestata Ilaria Salis. Sulle immagini che arrivano dall’Ungheria c’è stato il commento di Roberto Salis, padre della 39enne: «Si commentano da sole e confermano i timori della famiglia a seguire i consigli che ci pervengono dalle autorità italiane». Arrivano infatti immagini che ritraggono la donna impiccata apparse a Budapest in concomitanza con le celebrazioni neofasciste e Roberto Salis fa riferimento anche ai timori per la sicurezza in caso di arresti domiciliari in Ungheria.
A Roma invece ci sono stati scontri fra manifestanti e forze dell’ordine al corteo per Ilaria Salis. Circa 100 persone, tra studenti e anarchici, dopo aver tentato di raggiungere l'Ambasciata di Ungheria, sono state bloccate dalla polizia. Dopo momenti di tensione, fumogeni e cori contro le forze dell'ordine si sono verificati gli scontri.
Un altro presidio si è svolto a Gualdo Tadino (Perugia) sia per Ilaria sia per Julian Assange, per entrambi è stata di nuovo chiesta la liberazione. All’iniziativa, promossa da Articolo 21 Umbria ha partecipato anche il sindaco Massimiliano Presciutti.
(Unioneonline/s.s.)