Scandalo bonus Covid, nello stesso Comune quasi tutti lo percepivano illegalmente
"Non posso mangiare", scrivevano nell'autodichiarazione. E invece non era veroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ben 91 dei 98 bonus spesa Covid percepiti ad Africo, in provincia di Reggio Calabria, erano stati presi solo grazie a documenti falsificati.
Scoppia lo scandalo nel comune di poco meno di 3.000 abitanti della Locride. I militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno trovato di tutto tra le carte necessarie per ottenere i soldi.
Nelle autodichiarazioni c'era chi sosteneva di trovarsi in condizioni di difficoltà economica e di indigenza disperata, tali da non poter neanche mangiare durante il primo lockdown.
E invece, all'interno del nucleo familiare che aveva beneficiato del bonus, uno o più componenti prendeva regolarmente lo stipendio, a volte anche per importi cospicui, perché manteneva un rapporto di lavoro stabile e regolare.
In altri casi c'era chi percepiva già il reddito di cittadinanza e chi l'indennità di disoccupazione o prestazioni sociali agevolate. In alcune situazioni, addirittura, gli aspiranti al bonus avevano alterato il proprio stato di famiglia, indicando soggetti fittizi o non residenti per incrementare la somma da percepire.
A conclusione degli accertamenti, inevitabili, sono scattate le sanzioni: sui 21.500 euro percepiti complessivamente, dovranno pagarne 64mila di multa.
(Unioneonline/D)