Salvini: "Sulla Tav non litigo con Di Maio. Diciotti? Arrestatemi e portatemi la porchetta" VIDEO
Il ministro dell'Interno spara le sue cartucce in AbruzzoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Sia l'Abruzzo che l'Italia hanno bisogno di più opere, ferrovie e strade: i soldi servono per finire quelle cominciate, non per tornare indietro".
Così il ministro dell'Interno e vicepremier, Matteo Salvini, al mercato di Campli, in provincia di Teramo, durante un'iniziativa della Lega in vista delle elezioni regionali.
A chi dal pubblico gli grida "Però non litigare con Luigi Di Maio", il vicepremier replica con un sorriso: "Tranquilli, io non litigo con nessuno. Il mio è un pensiero, se sono stati scavati 25 chilometri di tunnel, è più utile andare avanti e finirlo o spendere soldi per chiudere il buco? Io sono per andare avanti".
Insomma il leghista prova a stemperare gli animi, nonostante la posizione rispetto al pentastellato sia diametralmente opposta. E proprio ieri il leader del Movimento Cinque Stelle ha espresso la sua opinione nel corso di una lunga diretta Facebook, assieme a Chiara Marcozzi, candidata in Abruzzo: "Noi siamo per le cose utili, la Tav è sostenuta dalle peggiori lobbies ed è stata sostenuta da signori come Berlusconi e Renzi. Finché staremo al governo noi non si farà".
CASO DICIOTTI - Salvini ha poi parlato del caso Diciotti e dell'indagine della Procura di Catania a suo carico per la gestione dei 177 migranti a bordo.
"Penso di essere il ministro dell'Interno più denunciato e indagato della storia, se vogliono arrestarmi che mi arrestino. Venite a trovarmi e portatemi un po' di porchetta".
(Unioneonline/M)
LA VISITA AL CANTIERE DI CHIOMONTE: