Salgono a 2.200 metri senza guardare le previsioni: bloccati per 2 giorni per la neve
La disavventura, fortunatamente a lieto fine, di due giovani. Che ammettono: "Siamo stati sprovveduti"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Siamo stati degli sprovveduti".
Si sono definiti così due escursionisti rimasti bloccati per due giorni a causa della neve a 2.200 metri sulle montagne di Sauze di Cesana, in provincia di Torino.
Le operazioni di recupero del Soccorso Alpino, supportato da Guardia di Finanza e vigili del fuoco, si sono concluse oggi, con i due giovani - un ragazzo e una ragazza - che sono stati riaccompagnati a valle, stanchi, spaventati e infreddoliti, ma illesi.
Erano partiti per un'escursione al Bivacco Rattazzo, incuranti sia dell'allerta meteo che del rischio valanghe lanciato dalle autorità.
Risultato: quando le condizioni meteo sono peggiorate hanno capito che non potevano più tornare indietro e sono stati costretti a dare l'allarme.
Dopo che la macchina dei soccorsi si è mobilitata, con le squadre specializzate che hanno raggiunto il bivacco in sella ad alcune motoslitte partite da Sestriere, e dopo che sono stati riportati indietro, i due giovani hanno ammesso: "Non abbiamo consultato i bollettini. Abbiamo sbagliato". E ancora: "Non eravamo attrezzati e sprofondavamo nella neve".
Un'esperienza choccante, che servirà loro di lezione. A loro e, si spera, non solo a loro. "Non sappiamo più come chiedere scusa, se non continuando a ringraziare chi ci ha aiutato", concludono i due ragazzi. Aggiungendo: "Chi ha intenzione di andare in montagna, impari dal nostro errore.
Ogni anno, in inverno, sono altissimi i costi, sia in termini di vite umane che di spese di soccorso, a causa del mancato rispetto delle prescrizioni e dei bollettini meteo diramati dalle autorità.
(Unioneonline/l.f.)