Primi provvedimenti nell’ambito delle indagini sui roghi che dall’inizio dell’estate hanno devastato i territori di Sardegna, Sicilia, Calabria, Campania e Puglia.

Gli accertamenti condotti dai Carabinieri per la Tutela Forestale e da tutte le altre strutture territoriali contro i roghi hanno infatti portato all’arresto di 4 persone conto l’accusa di incendio boschivo e alla denuncia di altre 128. Quanto al conto per gli illeciti amministrativi individuati, la cifra totale si aggira attorno ai 530mila euro.

Statisticamente gli incendi - spiegano i carabinieri - sono "quasi sempre l'effetto di un'azione umana (disattenzione, negligenza, comportamenti criminali di origine dolosa) e solo raramente si sviluppano in seguito a cause naturali (solo l'1-2% per fulmini, ecc.)".

I roghi che hanno devastato l’Isola e le altre regioni del Sud, proseguono gli inquirenti, sono divampati “a causa di una serie di concomitanti fattori tra cui l'andamento climatico, che soprattutto in queste zone, è stato caratterizzato dal perdurare di periodi di siccità con ripetute ondate di caldo e presenza di forti venti di scirocco e temperature che hanno toccato e superato spesso picchi di 40 gradi, provocando un notevole abbassamento del grado di umidità della vegetazione e del terreno e predisponendo, in tal modo – concludono gli investigatori - i nostri boschi ad una maggiore vulnerabilità nei confronti del fuoco".

(Unioneonline/l.f.)

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