Revenge porn, La Russa junior offre 25mila euro alla vittima. Lei rifiuta: «Lesi i miei diritti»
Il figlio del presidente del Senato ha anche chiesto di accedere a un percorso di giustizia riparativaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un'offerta risarcitoria a favore della ragazza e la richiesta di accedere a un percorso di giustizia riparativa. Sono queste le scelte di Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato, nell'udienza preliminare davanti alla gup di Milano Maria Beatrice Parati con al centro l'accusa di revenge porn ai danni di una ex compagna di liceo.
Dopo l'archiviazione dell'inchiesta per violenza sessuale, rimane infatti l'accusa di aver diffuso un video intimo girato quella stessa notte tra il 18 e il 19 maggio 2023. Accusa della quale risponde anche l'amico dj Tommaso Gilardoni che, a differenza di La Russa junior, ha scelto il rito abbreviato. «Non è un'offerta congrua, c'è stata una lesione di un mio diritto costituzionale», ha spiegato, in sostanza, la giovane in una mail depositata dal suo legale Stefano Benvenuto. Si tratta, da quanto si è saputo, di circa 25mila euro.
Nella prossima udienza, il 17 dicembre, si capirà se la ragazza, parte civile, lascerà cadere definitivamente quell'offerta, che intanto i legali formalizzeranno depositando un assegno nel procedimento. Se l'accettasse, potrebbe rimettere la querela e a quel punto il procedimento si estinguerebbe. L'altro punto su cui dovrà esprimersi la giudice riguarda la richiesta di accesso alla giustizia riparativa. Se sarà ammesso, la gup potrà poi sospendere il procedimento o prendere comunque una decisione sulla posizione di Leonardo Apache. Alla prossima udienza è attesa anche la sentenza per Gilardoni.
L'aggiunta Letizia Mannella e la pm Rosaria Stagnaro hanno chiesto una condanna a due anni. Le richieste avanzate alla gup da La Russa junior hanno «lo scopo dichiarato (anche attraverso una lettera) di far cessare ogni sofferenza alla ragazza e a lui stesso e far ritrovare pace ad entrambi».
Lo spiega l'avvocato Adriano Bazzoni, che con il collega Vinicio Nardo difende il figlio del presidente del Senato. La giudice, come precisa il legale, «ha rinviato l'esame della posizione di Leonardo La Russa per valutare sia la possibilità che l'offerta di risarcimento estingua il reato sia, in subordine, la possibilità del percorso di giustizia riparativa. Quel che mi preme ricordare - aggiunge - è che Leonardo è imputato per un solo messaggio video di 5 secondi che ha sempre sostenuto essere stato autorizzato dalla ragazza 'purché fosse destinato solo a Gilardoni', circostanza non negata dalla stessa, la quale ha dichiarato di non ricordare nulla».
(Unioneonline)
