Respinta la richiesta di libertà condizionale, Chico Forti resta in carcere
I legali del 66enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, valutano il ricorso in CassazionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Chico Forti resta in carcere.
Il Tribunale di sorveglianza di Verona ha respinto la sua istanza per ottenere la libertà condizionale. Uno dei suoi legali, l'avvocato Carlo Dalla Vedova, ha annunciato che contro il provvedimento valuteranno il ricorso in Cassazione.
Il 66enne trentino era stato condannato nel 2000 all'ergastolo negli Stati Uniti per l'omicidio dell'imprenditore australiano Dale Pike e, dopo una lunga detenzione negli Usa, da un anno sta scontando la pena nel carcere di Montorio a Verona.
«Purtroppo la richiesta di libertà condizionale di Chico è stata rigettata con una serie di motivazioni assurde e inesistenti – ha detto all’Ansa Gianni Forti, zio di Chico Forti – Dobbiamo ricorrere in Cassazione e ci vorrà ancora molto tempo. Non sappiamo più che cosa fare… i tempi massimi sono stati superati da anni… Qualcuno lo odia al punto di volerlo vedere morire in carcere…».
«Leggeremo con attenzione le motivazioni dell'ordinanza del Tribunale di sorveglianza di Venezia – il commento del legale di Forti, Alessandro Favazza -. L'istanza è stata presentata in quanto supportata da evidenze documentali tali da ritenere a nostro avviso sussistenti i presupposti per la concessione della liberazione condizionale, funzionale ad un reinserimento nella società del sig. Enrico Forti che in 26 anni di detenzione ha sempre dimostrato un corretto comportamento carcerario. Sottoporremo questa convinzione alla valutazione della Corte di Cassazione».
(Unioneonline)