Razzismo a bordo di un Flixbus: "Sei nero e di un'altra religione, vai via"
Vittima un giovane 25enne di origini senegalesiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un altro episodio di razzismo sui mezzi pubblici, questa volta sulla tratta Trento-Roma.
A raccontarlo, su Facebook, è una studentessa di Trento, che si dice "rattristata" da tutta la storia, avvenuta qualche giorno fa.
Poco prima della partenza del mezzo, alle 22, tra i passeggeri sale anche Mamadou, un giovane senegalese di 25 anni. Mamadou mostra il biglietto all'autista, dopodiché va a sedersi al posto che gli è stato assegnato. Ma la sua vicina - "una signora italiana verso la quarantina con capelli rossicci" - vedendolo, comincia a inveire contro di lui: "Qui no. Vai via, vai in fondo".
"Questa donna si rifiuta di farlo sedere - spiega la ragazza su Facebook - motivando più volte perché di colore e perché 'di un’altra religione'. Io rimango incredula seduta incapace (e me ne scuso) di intervenire, la signora sbraita, il ragazzo piange".
A quel punto interviene la polizia, che risolve il tutto con un cambio di posto: Mamadou si siede accanto alla giovane che ha raccontato l'episodio.
I due fanno amicizia: "Ora sono qui, a metà viaggio con il ragazzo vicino. Si chiama Mamadou, ha 25 anni, è nato in Senegal ma vive da 15 anni a Bolzano. Lavora da qualche anno con orari e ritmi molto pesanti: monta i forni per un'azienda locale. Mi ha detto con gli occhi lucidi che è stufo, che è stanco di questa cattiveria, che lui non voleva fare nulla, semplicemente andare a Roma come tutti noi a trovare un suo amico: 'Credimi, non faccio nulla di male. Non sono cattivo. Voglio solo sedermi e riposare perché sono stanco'".
"Un ragazzo normalissimo, con i propri sogni, con la voglia di imparare bene l’italiano e di mettersi in gioco, proprio come me. Siamo davvero finiti in un mondo così?", conclude amareggiata.
Anche Flixbus Italia ha condannato la vicenda: "Ci rincresce che un simile episodio si sia verificato a bordo di un nostro autobus - scrive l'azienda in una nota -. Come operatori della mobilità, da sempre ci impegniamo a garantire a chiunque la possibilità di viaggiare e ricongiungersi coi propri cari, e così continueremo a fare".
(Unioneonline/D)