Ancora proteste a Casal Bruciato, quartiere alla periferia est di Roma, dove i residenti fomentati da Casapound hanno organizzato un vero e proprio presidio contro l'assegnazione di un appartamento a una famiglia rom composta da madre, padre e 12 figli.

Oggi sul posto, ormai militarizzato tra decine di agenti antisommossa, è arrivato anche il sindaco Virginia Raggi: "Restano lì dentro perché ne hanno diritto. La legge si rispetta, chi spaventa i bambini e minaccia di stuprare le donne forse dovrebbe farsi un esame di coscienza", ha detto.

Parole che non hanno affatto calmato gli animi, anzi, il primo cittadino a stento è riuscita a farsi sentire tra le urla e le contestazioni: "Vergogna - hanno gridato - non sei il nostro sindaco". E ancora: "Zingara", "Portateli a casa tua".

La situazione ieri si è fatta drammatica quando la madre di famiglia ha cercato di rientrare a casa con la figlia piccola, scortata dalla polizia tra decine di persone che urlavano davanti al portone: "T**ia", "Ti stupriamo", "Andate via", "Che schifo".

A Casal Bruciato il sit-in di Casapound
I militanti hanno organizzato un presidio contro una famiglia rom
Alla famiglia è stato assegnato un alloggio di edilizia popolare
Ieri le urla hanno raggiunto anche una bimba di tre anni
Oggi l'arrivo del sindaco Virginia Raggi
"La famiglia resta dov'è - ha detto - ne ha il diritto"
Parole che hanno dato il via a insulti e contestazioni
La contromanifestazione della sinistra
La barricata
(Tutte le foto sono Ansa)

LA REAZIONE DI DI MAIO - La scelta di Virginia Raggi di difendere in prima linea i diritti della famiglia rom non è affatto andata giù a Luigi Di Maio, secondo fonti vicine al leader del Movimento 5 Stelle.

''Raggi pensi ad aiutare i romani prima dei rom'', racconta all'Adnkronos chi ha raccolto in queste ore il suo sfogo. Descrivendolo "furente" nei confronti del capo del Campidoglio.

(Unioneonline/D)
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