Pregliasco: "Gli effetti della fase 2 li vedremo solo la prossima settimana"
Non bastano due settimane per valutare gli effetti delle prime riaperture, verrebbe da chiedere in base a quali dati sarà preparato il nuovo decreto valido dal 18 maggioPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Per vedere gli effetti della riapertura successiva al 4 maggio dovremo aspettare la prossima settimana".
Il che ci sta, visto che chi segue un po' l'andamento dell'epidemia capisce che ai tempi di incubazione della malattia vanno aggiunti quelli per l'effettuazione del tampone e quelli per il risultato.
Ma a questo punto, sulla base di quali dati si sta preparando il nuovo decreto che dal 18 maggio dovrebbe riaprire tutto?
Anche perché a parlare è il virologo dell'Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, membro del Comitato tecnico scientifico che affianca il governo. Ci era stato spiegato che si procede ad allentamenti ogni due settimane proprio per verificare se l'allentamento precedente abbia fatto crescere i contagi e l'indice R0.
Pregliasco tira comunque un sospiro di sollievo: "I dati tengono, almeno per ora: considerando il tempo medio di incubazione di cinque giorni oggi avremmo potuto vedere i primi effetti delle riaperture iniziate il 4 maggio, invece per ora il temuto impatto della fase 2 non si è visto e questo è positivo", premette. Poi ammette che "resta il caso Lombardia e un dato dei decessi molto triste".
Ma "per vedere gli effetti della riapertura dovremo aspettare la prossima settimana".
(Unioneonline/L)