Plasma iperimmune, mortalità scesa dal 15 al 6%: "Una grande speranza"
La Regione ha presentato i risultati della sperimentazione condotta dal Policlinico di Pavia con l'Asst di MantovaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La cura col plasma sta dando i suoi frutti. La mortalità di pazienti curati con plasma iperimmune è scesa dal 15% al 6%: questo il risultato della sperimentazione condotta su 46 malati Covid dal Policlinico San Matteo di Pavia con l'Asst di Mantova e presentata oggi dalla Regione Lombardia.
"Al'inizio la mortalità nei pazienti in ventilazione assistita ricoverati in terapia intensiva era tra il 13 e il 20%, circa 15 di media. Con la cura con il plasma iperimmune è scesa al 6%", ha spiegato Fausto Baldanti, direttore dell'unità virologia del San Matteo di Pavia.
I pazienti curati, ha aggiunto Baldanti, "avevano un diverso grado di insufficienza respiratoria: 7 erano intubati, tutti avevano necessità di ossigeno e non erano in età avanzata".
"Non possiamo prevedere quando la cura diventerà prassi - ha spiegato il medico - ma giovedì avremo tutti i dati organizzati per presentare la sperimentazione alle riviste scintifiche".
Lo studio aveva tre obiettivi: diminuzione della mortalità a breve in terapia intensiva, miglioramento dei parametri respiratori e miglioramento dei parametri legati all'infiammazione. Proprio sul primo obiettivo sono stati raggiunti i risultati più importanti.
FONTANA - E il governo ha "particolare interesse per proseguire questa iniziativa", ha dichiarato il governatore lombardo Attilio Fontana dopo un colloquio col monistro Speranza.
Fontana si è detto "molto orgoglioso" presentando il risultato della sperimentazione: "Pavia e Mantova sono stati i primi a iniziare, si accende una grandissima speranza per la cura di questo virus".
(Unioneonline/L)