Il 9 novembre il presidente Pigliaru incontrerà a Roma il capo del governo, Paolo Gentiloni.

L'obiettivo del vertice è affrontare le questioni aperte tra la Sardegna e il governo.

La scelta della data è arrivata dopo numerose interlocuzioni con l'obiettivo di organizzare un appuntamento istituzionale in cui fare la ricognizione di tutti i dossier aperti e lavorare alla risoluzione.

Intanto è iniziato ufficialmente l'iter della Finanziaria in Consiglio regionale con qualche polemica e la bocciatura dei sindacati.

L'assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, ha illustrato la manovra da 7,7 miliardi alla commissione Bilancio.

Quest'anno la Regione può contare su un incremento di 126 milioni di entrate proprie, frutto di una ripresa economica.

Oltre le spese programmate, la manovra contiene circa 40 milioni di "massa manovrabile", ossia soldi che il Consiglio regionale potrà utilizzare per finanziare altre voci non previste nel documento varato dalla Giunta.

A sollevare qualche perplessità sulla spesa è il gruppo di Sdp che chiede chiarimenti su un presunto taglio alle leggi di settore e ai fondi per il Reddito di inclusione sociale.

Il presidente Pigliaru sottolinea la sensibilità della Giunta su questi temi e dice: "Sono certo che sarà facile trovare una idea condivisa su quali sono gli stanziamenti appropriati per garantire la massima efficacia delle politiche a favore dell'inclusione sociale".

Il segretario della Cgil, Michele Carrus, in audizione assieme ai colleghi di Cisl, Uil e Ugl, boccia la manovra definendola "insoddisfacente".
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