È caduta l'accusa di omicidio preterintenzionale per i due giovani magrebini arrestati a Torino e responsabili assieme ad altre tre persone, secondo le accuse, del panico scatenato in piazza San Carlo lo scorso 3 giugno, durante la finale di Champions League tra Juve e Real Madrid.

Il gip ha confermato il fermo: ma nel capo di accusa non c'è più "omicidio preterintenzionale" bensì "morte come conseguenza di altro delitto", mentre restano quelle di rapina e lesioni aggravate.

L'accusa di omicidio era relativa al grave ferimento di Erika Pioletti, schiacciata nella folla e morta dodici giorni dopo.

Per mesi si è cercato di capire cosa avesse scatenato quella reazione a catena nelle 1500 persone assiepate nella piazza principale di Torino: lo spray urticante sembra essere ora la risposta. Lo avrebbero spruzzato i fermati per mettere a segno delle rapine, come già fatto - secondo gli inquirenti - in altre occasioni.

Per il gip "non vi è alcun dubbio che gli indagati hanno cercato, come per prassi, manifestazioni affollate 'per lavorare' e utilizzato, secondo un sistema rodato ed efficacissimo, lo spray al fine di distrarre le vittime degli strappi e al fine di creare confusione tra la gente intorno".

(Unioneonline/D)

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