Un omicidio brutale che si è consumato venerdì notte a Ramazzano, piccola frazione nelle campagne a nord di Perugia. Ora i carabinieri del comando provinciale, con i quali stanno lavorando anche i Ris di Roma, sono impegnati per dare un nome a chi l'ha ucciso. La pista privilegiata è quella di banditi dell'est europeo, forse slavi o albanesi. Da chiarire anche se ci siano collegamenti con un'altra rapina in villa, nella non lontana frazione di Resina (il 4 febbraio) nel corso della quale una sudamericana era stata violentata, o altri colpi. La scorsa notte ad agire sono stati tre banditi, a volto coperto e armati di due pistole. Nella villetta di Ramazzano sono entrati intorno alle 23 dopo avere scavalcato la recinzione della villetta, aperto con un calcio la porta-finestra della cucina e sparato due colpi in aria (le ogive si sono conficcate nel camino). Nella casa circondata da un'alta siepe verde in quel momento Rosi (che non viveva con i genitori ma ieri era passato a trovarli), la madre, la compagna trentacinquenne del bancario e il figlio della sorella di quest'ultimo. Il padre della vittima, direttore di banca in pensione, era invece al bar ("sono animali feroci, non persone" dirà poi). I rapinatori hanno messo a soqquadro la villetta senza però trovare alcunchè di particolarmente prezioso. Rosi - un passato da calciatore, sport che ancora praticava con gli amici che lo ricordano come una persona "solare" - e i suoi familiari, tenuti sotto controllo (ma senza violenze particolari, tanto che al bambino è stato permesso di andare in bagno) nella sala da pranzo, hanno anche indicato e aperto la cassaforte che però era praticamente vuota. Alla fine il bottino è stato di qualche gioiello e poche centinaia di euro. Prima di allontanarsi, dopo circa un'ora, a tutti i presenti sono stati legati i polsi con i cavi dei caricabatteria di telefoni cellulari, tutti distrutti. E' stato in quegli attimi che uno dei malviventi, dopo avere chiesto la chiave del cancello della villetta, si è rivolto alla compagna di Rosi (commessa di supermercato legata a lui da circa un anno) dicendole "tu vieni". "Non capisco perché..." ha ripetuto la donna sotto choc agli inquirenti. "Avete preso tutto, lasciatela stare" la reazione del bancario prima di scagliarsi contro i rapinatori che hanno subito reagito. Picchiandolo e sparandogli contro quattro colpi con una pistola di piccolo calibro, forse una 7.65. I proiettili l'hanno raggiunto al torace (uno forse al cuore), al fianco sinistro e a una gamba. I banditi sono poi fuggiti con la sua Golf parcheggiata all'esterno e ritrovata dai carabinieri. Appena lontani la madre del bancario è corsa dal marito al bar. In lacrime gli ha detto poche parole: "chiamate un'ambulanza; ci sono stati i ladri, hanno sparato e ferito Luca". Intanto alla villetta è giunto il personale del 118 che ha tentato di rianimare Luca Rosi per circa 50 minuti. Per lui però non c' era più niente da fare. "Morire fa parte della vita ma in questo modo non si può accettare" ha scritto uno degli amici sulla sua bacheca su Faceebook.
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