Nuovi indizi trovati nel corso della perquisizione a casa di Vasile Frumuzache, a Monsummano Terme (Pistoia), fanno ipotizzare agli inquirenti di Prato che possano esserci altre vittime oltre ai due casi scoperti finora.

Il 32enne romeno è reo confesso dei femminicidi di Ana Maria Andrei e Maria Denisa Paun a Prato e Montecatini Terme. Ma gli investigatori pensano che le sue vittime potrebbero essere più di due.

La procura di Prato ha deciso di disporre l'esame di ben sette anni di traffico telefonico da e verso gli apparecchi fissi e cellulari di cui ha avuto disponibilità nel corso di questo periodo la guardia giurata. Saranno esaminati i tabulati dei numeri di telefono in uso al vigilante con l'obiettivo di ricostruire i rapporti e la sua rete di contatti.

Anche la confessione di Frumuzache, resa sotto interrogatorio, dell'omicidio di Paun sarebbe al vaglio degli inquirenti di Prato, che ipotizzano la presenza di complici considerando punti deboli nel suo racconto, lacune o omissioni. Sul tavolo l'ipotesi che il 32enne potrebbe non aver agito da solo - come invece ha raccontato lui - nelle operazioni di occultamento e soppressione del cadavere. Anche perché nella stanza dove Frumusache ha detto di aver strangolato e poi decapitato Paun non ci sono tracce di sangue, né apparenti segni di pulitura di materiale ematico.

Intanto domani mattina ci sarà l’udienza di convalida del 32enne sul decreto di fermo in carcere, dove proprio oggi è stato aggredito dal cugino di una vittima che gli ha gettato olio bollente in faccia.

(Unioneonline)

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