Palermo, acqua per le navi da crociera. Ma la città resta a secco
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Tonnellate d'acqua caricate nei serbatoi delle navi da crociera tra lunedì e martedì scorso hanno mandato in tilt il sistema di erogazione idrica della città di Palermo.
Sono rimasti a secco i rubinetti di case ed esercizi commerciali in alcuni quartieri del capoluogo siciliano, tra cui Zisa e Borgo Vecchio, e in alcune abitazioni di via Notarbartolo.
A confermare il problema l'Amap, azienda che gestisce il servizio idrico a Palermo, che in una nota ha spiegato che i numerosi disservizi registrati in città sono dovuti proprio alla presenza delle navi da crociera.
In soli due giorni i "giganti del mare" si sono approvvigionati di centinaia di migliaia di litri d'acqua potabile, causando un calo di pressione nella rete, che ha avuto conseguenze soprattutto per gli abitanti di alcune vie del centro storico.
"Siamo di fronte ad una situazione davvero straordinaria", ha affermato Maria Prestigiacomo, presidente di Amap, "che scarica sulla città di Palermo un peso notevolissimo e che grava su una situazione già di per sé indebolita dal persistere della siccità. In questi mesi abbiamo messo in campo ogni possibile risorsa tecnica ed economica straordinaria per non far diminuire l'afflusso di acqua in città, dal nuovo allaccio di Scillato, alla riattivazione di tutti i pozzi, fino al più recente prelievo aggiuntivo da Rosamarina, ma è ovvio che non possiamo oggi reggere questo tipo di richieste eccezionali di tipo sostanzialmente industriale".
Per cercare di ridurre al minimo i disagi per i cittadini, in queste ore Amap sta concordando con l'Autorità portuale un calendario di prelievi a orari scaglionati, di cui saranno informate le compagnie di navigazione, in modo che i rifornimenti eccezionali non avvengano per periodi troppo prolungati e in orari di massima richiesta idrica.
(Redazione Online/F)