M5S, Laura Castelli condannata per diffamazione
La viceministro dovrà pagare una sanzione di 1.032 euro e 5mila euro alla parte civile
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Il tribunale di Torino ha condannato per diffamazione aggravata la viceministro dell'Economia Laura Castelli.
Al centro del procedimento un post pubblicato su Facebook in cui l’esponente del Movimento 5 Stelle criticava una candidata del Partito democratico alle elezioni amministrative del 2016, Lidia Roscaneanu.
Sotto il suo messaggio molti utenti commentarono con insulti sessisti e razzisti contro la donna, di origini romene.
Castelli dovrà ora pagare una sanzione di 1.032 euro, oltre che 5mila euro alla parte civile.
Condannati anche altri due imputati, mentre altre tre persone sono state assolte per la "tenuità del fatto".
A gennaio inizierà il processo per altri sei imputati che hanno scelto il rito abbreviato e il patteggiamento.
Castelli ha annunciato che presenterà ricorso, spiegando che la sua era una "critica politica" e che il post, diffuso dall'account parlamentare, era basato su una vicenda che riguardava l'irregolarità di una gara che ha portato alla condanna di otto persone.
"Il post non aveva contenuto diffamatorio, ma diretto a far emergere una notizia di interesse pubblico, inerente alla gara d'appalto irregolare relativa al bar del Palagiustizia di Torino - ha dichiarato la deputata 5 Stelle -. Per questa vicenda, lo scorso 21 marzo, il Tribunale di Torino ha emesso una sentenza di condanna a carico di otto imputati. La veridicità del fatto oggetto del post è il fondamento dell'esercizio di critica politica garantita dall'art. 21 della Costituzione".
(Unioneonline/F)