Gioielliere spara e uccide due rapinatori: era già stato derubato nel 2015. Salvini: “La difesa sempre legittima”
Proseguono le indagini sulla rapina di Grinzane Cavour. Il titolare del negozio rischia l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa
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Proseguono le indagini sulla rapina finita nel sangue a Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo, durante la quale il titolare della gioielleria presa di mira, Mario Roggero, ha esploso tre colpi di pistola, uccidendo due dei tre banditi che avevano fatto irruzione nel suo negozio. I tre sarebbero stati colpiti all’esterno del negozio, mentre tentavano di fuggire col bottino.
Un terzo malvivente è riuscito a fuggire, per poi essere braccato nella notte dalle forze dell’ordine. Fermato, con una ferita alla gamba, è stato portato in ospedale, dove si trova piantonato.
Da quanto si apprende, Roggero era già stato rapinato nel maggio del 2015: lui e le due figlie vennero rinchiusi nel bagno della gioielleria, mentre i rapinatori depredavano il negozio, con un bottino tra gioielli e orologi di circa 300mila euro.
Ieri il nuovo episodio, sfociato in tragedia. Roggero e i suoi familiari, in stato di choc, saranno interrogati dal pm di turno che segue la vicenda. Lui, in particolare, che ha premuto il grilletto, rischia un’accusa di eccesso colposo di legittima difesa.
Il sindaco del Comune cuneese, Gianfranco Garau, ha commentato: “Si tratta di una famiglia onesta, che ha sempre portato avanti un’attività storica nel nostro paese. Siamo sconvolti”.
Matteo Salvini, con un post sui suoi canali social, ha dato solidarietà al gioielliere: “La difesa è sempre legittima”, ha scritto il segretario della Lega, a proposito dei fatti di Grinzane Cavour.
(Unioneonline/l.f.)