Oltre 40 milioni di italiani verso la zona bianca. Il ministro: “Manteniamo la prudenza”
Rischia di rallentare la campagna vaccinale, il governo rassicura: “Si procede spediti”
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Da domani oltre 40 milioni di italiani saranno in “zona bianca”. Questo significa niente coprifuoco e quasi nessuna prescrizione. Ma su questa “ondata di semi-libertà” il ministro Roberto Speranza richiama tutti alla prudenza al fine di non vanificare gli sforzi fatti finora e quindi continuare a usare le mascherine e rispettare il distanziamento.
Eppure già ieri sera in molte città, tra le quali Roma, si sono registrati assembramenti e violenze contro le forze dell’ordine intervenute per disperdere la folla.
VACCINI – Procede intanto la campagna di vaccinazione, e sono quasi 26 milioni i cittadini che ancora devono ricevere la prima dose, 13,6 milioni quelli che attendono il richiamo (di questi, 900mila hanno avuto la prima dose con AstraZeneca e ora faranno la seconda con Pfizer e Moderna).
Dopo le disposizioni ministeriali sull’uso del siero dell'azienda anglo-svedese solo sugli over 60, rischia di rallentare la campagna di vaccinazione di massa, con il conseguente slittamento dell'immunità di gregge prevista dal commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo a fine settembre.
Su questo punto però fonti governative sostengono che "la campagna vaccinale italiana procederà con la stessa intensità di prima", vista "l'ampia disponibilità" di "oltre 55 milioni di dosi Pfizer e Moderna" tra ora e la fine del terzo trimestre.
C’è però un’ulteriore questione: se verranno confermate le previsioni sugli arrivi fino alla fine del terzo trimestre, l'Italia rischia di ritrovarsi nei frigoriferi milioni di dosi di AstraZeneca e Johnson e Johnson inutilizzabili. La decisione presa dal ministro Speranza, su indicazione degli esperti del Comitato tecnico scientifico dopo la morte della 18enne a Genova e le perplessità di parte della comunità scientifica, ha già obbligato le Regioni a cancellare gli open day - che se verranno riorganizzati, è scritto nel verbale del Cts, dovranno "rispettare le indicazioni per fasce d'età" - e a rivedere l'agenda delle prenotazioni.
(Unioneonline/s.s.)