Si è chiuso nella notte il vertice tra Governo e Regioni per illustrare le prossime misure in vigore dal 7 gennaio, quando scadrà il decreto di Natale, sul fronte della lotta alla diffusione del coronavirus. Riguardo ai nuovi provvedimenti al momento si sa che verrà effettuato un ulteriore passaggio di governo.

All'incontro erano presenti, per l'Esecutivo, i ministri per le Autonomie e per la Salute, Francesco Boccia e Roberto Speranza. Tra i governatori, Toti, Zaia, Bonaccini e Toma.

"Valutiamo l'ipotesi per il prossimo fine settimana - ha detto Speranza - di applicare le misure da zona rossa per i festivi e prefestivi, con la salvaguardia dei Comuni più piccoli per gli spostamenti. Dopo aver raccolto i contributi dei presidenti si tireranno le somme con il Governo".

Per i Comuni sotto i 5mila abitanti saranno comunque possibili gli spostamenti entro i 30 km, ad eccezione del Capoluogo di provincia.

Mentre sono previsti l'8 gennaio i dati della Cabina di regia per il monitoraggio delle Regioni e "un certo numero di regioni che dovrebbero cambiare fascia".

"Stiamo facendo fare un approfondimento ai tecnici in modo da abbassare le soglie dell'Rt per accedere in zona rossa o arancione - ha aggiunto il ministro della Salute -. Misura che incide sul modello della zonizzazione". Ma "la proposta non è di cambiare i parametri, che restano gli stessi perché hanno funzionato", bensì, ha spiegato il ministro Boccia, "le soglie di accesso ad una zona, decidendo di essere ancora più rigorosi per consentire alla campagna di vaccinazione di avere delle reti sanitarie meno appesantite, da difendere con maggior forza quando l'Rt supera l'1".

Dal canto loro, i governatori sono stati concordi con misure rigorose purché non vengano modificate di settimana in settimana e, cosa non meno importante, siano garantiti i ristori.

Per quanto riguarda le scuole: elementari e medie tornano in presenza dal 7 gennaio, mentre sulla riapertura delle superiori diversi presidenti di Regione ritengono che sia decisivo aspettare l'esito del monitoraggio dell'8 gennaio.

(Unioneonline/s.s.)
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