"Non fu un porno, ma stupro di gruppo"Due anni a manager film Sara Tommasi
Il gup di Salerno ha inflitto due anni e 10 mesi di reclusione a Giuseppe Matera, manager della troupe che girò il video hard con protagonista la showgirl.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Quello girato con Sara Tommasi non è stato un film porno, bensì una "violenza sessuale di gruppo per induzione", in quanto la protagonista era in condizioni psicofisiche alterate. E' quanto stabilito dal gup del tribunale di Salerno Renata Sessa, che oggi ha condannato Giuseppe Matera, distributore della pellicola con la soubrette, intitolata "Confessioni private", a due anni e dieci mesi di reclusione. Il giudice ha dunque accolto la richiesta del pm Elena Guarino nel processo che si è svolto con rito abbreviato. Matera, che è ai domiciliari ma con un permesso giornaliero per seguire la propria azienda, ha collaborato con la procura salernitana consegnando anche un video girato in Ungheria per evitare la sua messa in commercio. "E' la pena più bassa possibile - hanno detto i difensori del produttore, gli avvocati Antonio Ciliberti e Claudio D'Amato - per questo reato". Soddisfazione è stata espressa dal legale della show girl, l'avvocato Saverio Campana. "Siamo soddisfatti - ha detto - perché con questa sentenza si è potuta accertare la verità".